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Moretta Tricholoma terreum

Di : | Commenti disabilitati su Moretta Tricholoma terreum | On : 21 Aprile 2018 | Categoria : Come cucinare

Moretta - Tricholoma terreum

Indice

Moretta – Tricholoma terreum

Moretta: aspetto e caratteristiche estetiche del fungo

Il “Tricholoma terreum”, anche noto come “moretta”, è un fungo comune, caratterizzato da una forma non atipica e condivisa con molti altri funghi simili. La moretta, infatti, è dotata di un gambo cilindrico di colore biancastro e dal diametro di circa 1-2 centimetri. Dal punto di vista dell’altezza, la moretta può raggiungere un massimo di 8-9 centimetri, dopodiché la struttura si apre verso l’alto lasciando spazio al cappello. Questo mette in mostra forme differenti nel corso della sua crescita: dapprima nasce minuto, quasi appuntito, per poi assumere una forma del tutto simile ad una campana. Giunto in età matura il cappello inizia ad allargarsi anche sul piano orizzontale, apparendo decisamente più piatto rispetto alle prime fasi di crescita. Per quanto riguarda il colore, la moretta presenta un cappello marroncino chiaro (tendente al grigio) con striature bianco sporco. La consistenza della moretta è piuttosto fragile e tenera, ed è facile distruggere il cappello anche solo con un debole sforzo delle dita.

Dove raccogliere il fungo: l’habitat del Tricholoma terreum

Essendo il Tricholoma terreum un fungo comune è possibile trovarlo in zone e periodi differenti a seconda delle stagioni. L’areale principale comprende i boschi di latifoglie o nelle pinete con una particolare concentrazione nelle stagioni piovose, dall’autunno inoltrato sino all’inverno. In realtà, proprio per la sua forte capacità di crescita è possibile individuarla anche tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, specie se le piogge primaverili si sono protratte sino alla comparsa dei primi caldi. Inoltre, sempre facendo riferimento alla primavera, non è raro trovare il moretta nel suo habitat naturale qualora tra febbraio e maggio si siano presentate perturbazioni insistenti, portando pioggia e freddo. Alla luce di tutto ciò, di fatto risulta che l’unico periodo in cui è assai difficile individuare il moretta nel suo habitat è quello estivo: durante l’estate piena è facile andare incontro alla siccità e alla mancanza di piogge anche per settimane, il che comporta l’assoluta mancanza di morette nelle pinete e nei boschi.

Moretta Tricholoma terreum

Come pulire il Tricholoma terreum

La moretta è un fungo commestibile e dall’ottimo sapore, ma per essere consumato, ovviamente, deve essere sottoposto ad un’attenta pulizia. Tenendo presente che l’odore di terra potrebbe rimanere attaccato il Tricholoma terreum anche dopo un lungo ed accurato lavaggio, il consiglio è quello di effettuare più passaggi del fungo sotto l’acqua corrente. In particolare, l’acqua fredda provvederà a rimuovere i residui di terra e terriccio rimasti ancorati al gambo e al cappello. Durante il lavaggio, inoltre, è bene maneggiare il fungo con estrema cura, poiché, come già specificato, questo è caratterizzato da una carne molto morbida e tenera. Infine, per un lavaggio più accurato si consiglia di passare i funghi sotto l’acqua corrente un esemplare per volta, così da effettuare una pulizia più attenta e controllata per ogni singolo fungo che finirà successivamente sulla tavola.

Come cucinare la moretta

Nonostante il fungo moretta sia caratterizzato da un ottimo sapore, conferitogli anche dalla grande tenerezza della sua carne, non esistono molte ricette che lo vedono come protagonista di piatti e pietanze in tavola. In ogni caso, è bene sapere che vista la sua tenerezza il fungo va cucinato in modo tale da non rovinarne eccessivamente la sua consistenza. Ecco per quale motivo è particolarmente indicata la bollitura classica, in modo tale da lasciare che l’acqua penetri per bene all’interno della carne. Per coloro che invece volessero scoprire nuovi gusti e abbinamenti, il fungo moretta può comunque essere preparato e cucinato anche secondo altri metodi tradizionali già utilizzati per altre tipologie di funghi. In linea generale quasi tutti i funghi si prestano per una preparazione in padella, la moretta compreso, purché questo sia stato prima di tutto pulito a dovere (come sopra) e passato ad una bollitura preventiva. La tecnica della bollitura, infatti, è consigliata a prescindere dalle modalità con cui si cucinerà il fungo in via definitiva.

Come conservare il Tricholoma terreum

La conservazione dei funghi è assolutamente importante per mantenerne l’integrità, il gusto, la consistenza e la commestibilità, evitando che all’interno degli esemplari raccolti si possano infiltrare batteri. Ecco per quale motivo la conservazione della moretta inizia prima di tutto già dalla sua raccolta, la quale deve essere effettuata facendo in modo di non distruggere nemmeno una singola componente del fungo. Una volta raccolto, se non si intende consumarlo in maniera immediata lo si può conservare purché venga prima sottoposto ad un accurato lavaggio. Al termine della pulizia il Tricholoma terreum o moretta può essere messo sott’olio, così da lasciare che la sua carne assorba un nuovo sapore grazie all’aroma oleoso all’interno del quale il fungo verrà conservato. A differenza di altri funghi la conservazione del moretta non risulta per nulla difficoltosa, in quanto gli esemplari non presentano grandi quantità di acqua contenute nei tessuti, purché siano stati raccolti funghi giovani. La conservazione dei funghi più maturi potrebbe risultare più difficoltosa.

Ricette per cucinare la moretta

Grazie alla sua commestibilità, alla tenerezza della sua carne e al suo ottimo gusto la moretta si presta alla preparazione di diverse ricette. Come altri funghi, anche la moretta è particolarmente indicato per la preparazione dei classici risotti, tipici della stagione autunnale. Al pari dei porcini, la moretta può prestarsi anche per la preparazione dei cosiddetti funghi trifolati, in modo da realizzare un contorno semplice e saporito. Inoltre, la moretta è perfetto come condimento per le scaloppine di pollo, magari affiancandolo a legumi vari, così come è indicato per la preparazione di sughi a base di funghi. in ogni caso, qualsiasi sia il piatto che si intende cucinare, è bene tenere a mente che è sempre meglio cucinare i funghi a parte, in modo da mantenere intatto il loro gusto fin quando non verranno mescolati con altri ingredienti per la preparazione delle pietanze. Solo in questo modo si potrà garantire il mantenimento del gusto e del sapore della moretta sino all’ultimo, sino al momento in cui questi faranno capolino sui piatti in tavola.

Consigli e curiosità sul Tricholoma terreum

Il consiglio generale che vale praticamente per quasi tutte le specie di fungo esistenti è quello di fare assolutamente attenzione a non raccogliere esemplari potenzialmente velenosi. È molto facile, infatti, cadere nella trappola che la natura ci ha riservato: diversi funghi si assomigliano tra loro dal punto di vista estetico, ma non sul piano della commestibilità. Proprio per questo motivo, qualora si intendesse andare a raccogliere funghi è bene farsi accompagnare sempre da un esperto in materia, in modo tale da individuare gli esemplari commestibili che possano essere sottoposti alla successiva preparazione in cucina.